La Libertà

Posted in Citazioni, Riflessioni on 17 ottobre 2008 by lucber
“Nulla di più dannoso c’è che un tiranno per la città,
dove al primo posto non ci sono leggi comuni
ma domina uno solo che si è appropriato personalmente della legge.
Lì non c’è più uguaglianza.
Con le leggi scritte, invece, il debole e il ricco godono di uguale diritto.
I più deboli possono rispondere a chi sta bene, se li offende,
ed il più piccolo la spunta sul grande se ha ragione.
La libertà poi è questo << Chi vuol fare una buona proposta per la città qui a tutti, se ne ha?>>
Così chi vuole si distingue, chi non vuole tace.
Che cosa c’è di più uguale per la città?”
Euripide
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CONTINUA LA MATTANZA

Posted in Blogroll on 15 gennaio 2009 by lucber

ANSA  – 2009-01-15   12:13  –  GAZA : L’artiglieria israeliana ha colpito oggi la sede dell’Unrwa – l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite – a Gaza City, tre dipendenti dell’agenzia sono rimasti feriti.

Un portavoce dell’Unrwa ha annunciato la sospensione delle attività.

Ordigni delle forze israeliane sono caduti anche su un ospedale a Gaza City, negli scontri di stamattina, secondo quanto riferiscono testimoni dal posto.

Due cameraman palestinesi, poi, sono rimasti feriti in un attacco contro un edificio a Gaza che ospita gli uffici di diversi media arabi e internazionali.

Nella notte nuovi raid israeliani hanno causato la morte di almeno 16 palestinesi. I bombardamenti dell’aviazione di Israele si sono concentrati sulle città di Gaza, Khan Yunis e Rafah. Come riferiscono fonti mediche, tra i morti c’é un giovane di 13 anni, mentre cinque persone sono rimaste ferite in un raid portato contro una moschea di Rafah. Dal lancio dell’offensiva israeliana contro la Striscia, il 27 dicembre scorso, il bilancio delle vittime in territorio palestinese è di 1.054 morti e oltre 4.850 feriti.

(Tutto ciò in risposa a cosa? ) Nelle prime ore del mattino almeno 14 razzi sono stati lanciati su Israele. Gli ordigni hanno colpito diverse località del territorio israeliano, (ma devono essere stati tanto efficaci che … ) non si hanno tuttavia al momento notizie di danni o vittime.

MENTRE IERI…

ANSA – 2009-01-15  09:35 – ISRAELE BLOCCA NAVE CON AIUTI UMANITARI

La Marina israeliana ha bloccato, in acque internazionali, una nave carica di aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza con a bordo medici, parlamentari e attivisti provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti. Lo ha reso noto l’ex deputato di Prc Francesco Caruso che si trova a bordo della nave salpata ieri dal porto di Larnaca, a Cipro. “Israele ha violato ogni diritto internazionale” ha detto Caruso sottolineando che i pacifisti a bordo della nave sono stati anche minacciati con le armi da parte dei soldati israeliani. “Eravamo in acque internazionali – ripete Caruso – la Marina israeliana non poteva e non può fare quello che ha fatto. Prima ci hanno intimato l’alt e quando noi gli abbiamo spiegato che non ci saremmo fermati e avremmo proseguito visto il carico umanitario a bordo, ci hanno puntato i mitra e i cannoni contro dicendo che se non ci fossimo fermati entro 4 minuti avrebbero aperto il fuoco”. La nave sta ora facendo rotta verso Cipro. A bordo, oltre a Caruso, unico italiano, ci sono un deputato greco e un senatore spagnolo, alcuni medici e giornalisti.

QUALCUNO HA PAURA DEL CONFRONTO?

Posted in Notizie & Politica on 13 gennaio 2009 by lucber

ANSA  2009-01-13 16:33

ROMA – Il governo pone la fiducia sul decreto legge anticrisi. “Il rispetto della centralità del Parlamento e della sua funzione nel procedimento legislativo non si limita all’omaggio del lavoro fatto in commissione ed impedendo ai deputati di pronunciarsi in Aula su un testo”. Lo ha detto nell’Aula della Camera il presidente Gianfranco Fini dopo che il ministro Vito aveva posto la fiducia sul decreto legge anti-crisi nel testo approvato dalle commissioni.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_851033018.html

Qualcuno ogni tanto da segni di equilibrio e responsabilità istituzionale. Oltre alla sporadicità di tali eventi, quello che più mi turba sono le  risposte dei suoi “vecchi” colleghi di scranno…

Il presidente del Consiglio: “Abbiamo giudicato che fosse indispensabile”

Alla domanda se la posizione di Fini fosse dovuta al suo ruolo, il presidente del Consiglio si è portato la mano sulla bocca come per dire: non rispondo.

La Lega Nord con Roberto Cota, che riferendosi all’attacco di Fini alla tassa per il permesso di soggiorno osserva: “Abbiamo assistito a polemiche, a una serie di interventi compreso il suo. Lei è intervenuto nel merito di una vicenda, lei che oggi rivendica un ruolo istituzionale super partes, in quella circostanza lei è intervenuto nel merito. Noi non rinunceremo a proporre in questo Parlamento le nostre idee che riteniamo siano giuste e sulle quali abbiamo il consenso della gente. Caro presidente della Camera, della nostra gente”.

L’on. Cicchitto: “Il rilievo mosso al governo può essere oggetto di discussione e di dibattito, ma noi non sentiamo di condividerlo” chiarendo che “Un articolo del regolamento disciplina un istituto, quello della fiducia, che in quanto tale non può essere una mancanza di rispetto per il Parlamento. Noi ci assumiamo la responsabilità della scelta del governo; con la fiducia non si spossessa nessun parlamentare della propria funzione”

L’on. Cicchitto mostra cosi di non ricordare le differenze fra le procedure parlamentari del voto di fiducia: Il primo espresso solo e direttamente dai capigruppo; il secondo attraverso conta dei voti PREVIO REGOLARE e LIBERO DIBBATTIMENTO fra i PARLAMENTARI.

Dato che anche il Presidente della Camera dei Deputati l’ha notato, la domanda è : “perchè il governo vuole evitare il confronto sul Decreto Anticrisi?”.

UNIVERSITA’: PASSA LA LEGGE “GELMINI”

Posted in Notizie & Politica with tags , , on 8 gennaio 2009 by lucber

IL MINISTRO: “ORA SI CAMBIA”

Oggi 08 gennaio 2008, alle 19 circa, il decreto Gelmini in materia di università è diventato legge.

Il testo ha ricevuto il via libera alla Camera con 281 voti a favore, 196 contrari, e 28 astenuti. Il governo ha ottenuto la fiducia con voto favorevole della maggioranza (come se la stessa non bastasse a far approvare una proposta di legge). Pd e l’Italia dei Valori hanno espresso voto contrario mentre l’Udc si è astenuta adducendo “la Scusa Postuma del Democristiano” : ”offrire un’apertura di credito nei confronti del ministro Gelmini”.

Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini: “L’università oggi cambia. Sarà valorizzato il merito, premiati i giovani, affermata la gestione virtuosa degli atenei e introdotta più trasparenza nei concorsi all’Università per diventare professori o ricercatori. Da questi tre pilastri non si potrà prescindere. L’Università italiana va cambiata ma per affermare questa necessità non c’era e non c’é nessun bisogno di una campagna denigratoria sugli atenei italiani. In queste settimane invece, per contrastare una pacifica e razionale protesta di studenti e docenti contro un taglio insostenibile alle risorse da destinare alle università, si è alimentata una vera e propria campagna contro le università del nostro paese, facendo di tutta l’erba un fascio, dipingendole tutte come sprecone, corrotte, incapaci di formare e fare ricerca” (mystification).

La maggioranza difende il provvedimento con il parlamentare Stefano Caldoro (Pdl): “Questo decreto ha avviato un percorso di rinnovamento e riqualificazione del sistema universitario volto al perseguimento degli obiettivi del merito, della trasparenza, della qualità e della competitività. Le accuse dell’opposizione sono strumentali e non veritiere. In ogni caso resta la necessità di procedere ad una riforma organica della nostra università” (come imparano bene la pappardella…).

Roberto Cota, della Lega Nord auspica l’abolizione del valore legale del titolo di studio (Cosi potranno non farsi più notare come semplici licenziati superiori. Meno male che stavamo parlando di MERITO!), ed “un maggiore riconoscimento del radicamento degli atenei sul territorio” (eeeh? Ma che vuol dire?) .

TANGENTOPOLI è MAI DAVVERO COMINCIATA?

Posted in Citazioni, Notizie & Politica with tags , , , on 18 dicembre 2008 by lucber

(ANSA) 2008-12-17 19:18

La mappa della ”crisi morale”

Amministrazioni locali in bilico dal nord al sud, un quadro politico in più di una regione precario non solo a causa delle inchieste giudiziarie in corso, che hanno coinvolto più di un esponente politico, ma anche per tensioni legate a equilibri interni agli schieramenti politici. Questo il quadro degli enti locali in via di cambiamento:

io: “Senza dimenticarci che il l’UDC e il PDL hanno messo nel Senato della Repubblica indagati e/o condannati per collusioni con la mafia

1) EMILIA ROMAGNA: con le primarie nel Pd per il comune di Bologna, vinte da Flavio Del Bono, vacilla la poltrona di vicepresidente della regione, attualmente occupata proprio da lui. Del Bono infatti dovrà decidere se lasciare l’incarico oppure no.

io: “Deve essere una cosa gravemente immorale vincere le primarie per elezioni che si svolgeranno nel 2009!”

2) TRENTINO ALTO ADIGE: a Bolzano si attende la formazione della nuova giunta che è il frutto di un accordo programmatico tra il Pd e l’Svp, anche se il governatore uscente rischia per una fronda interna del suo partito.

io: “Come se le “fronde” fossero una novità nel quadro politco italiano!”

3) TOSCANA: a Firenze è scontro totale in vista delle comunali del 2009. Graziano Cioni (PD), uno dei quattro candidati alle primarie, è indagato per corruzione: secondo gli inquirenti avrebbe ricevuto soldi e favori per facilitare la trasformazione urbanistica di Castello, un’area di proprietà del gruppo Fondiaria-Sai. In consiglio comunale, la maggioranza si è spaccata su un ordine del giorno sulla vicenda dell’area Castello. Qualche giorno fa il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici (PD), si è incatenato davanti a La Repubblica in segno di protesta contro l’informazione data sull’intera vicenda.

io: “Tangentopoli non è mai cominciata davvero. Come colpire un brufoletto sulla cute di un elefante.”

4) CAMPANIA:dopo il suicidio dell’ex assessore Nugnez,che ha scosso il mondo politico napoletano, già profondamente turbato dalla vicenda rifiuti, oggi gli arresti di due assessori coinvolti nell’inchiesta “Global service” hanno dato il colpo di grazia. Di Pietro ha annunciato che uscirà da tutte le giunte della Campania se non sarà chiarita la questione morale. Forti tensioni anche alla regione, dove il Pd romano ha chiesto “discontinuità” all’attuale maggioranza, e al quale il governatore Bassolino ha replicato “di non sentirsi assolutamente logoro”.

io: “…no comment…

5) SARDEGNA: il governatore Renato Soru (PD), si è dimesso lo scorso 25 novembre dopo la bocciatura in consiglio regionale di una norma per l’applicazione del Piano paesaggistico inserita nella proposta di legge urbanistica. La legge statutaria prevede un calendario rigido per la gestione della crisi: tra il 15 e il 24 dicembre il Consiglio regionale dovrà discutere le dimissioni. Se non saranno ritirate porteranno allo scioglimento dell’Assemblea e alla convocazione delle elezioni entro il 22 febbraio.

io: “Normale prassi istituzionale…dov’è la novità?”

6) BASILICATA: il 29 novembre si è dimessa l’intera giunta dopo l’abbandono di un assessore del Pd in seguito alla pubblicazione di un’inchiesta di “Repubblica” sul dissesto regionale. Il governatore, Vito de Filippo,é poi indagato nell’ambito dell’inchiesta sui petroli, che ha visto l’arresto dell’ad di Total Italia.

io: “Mi sembra il minimo che potessero fare, no?”

7) ABRUZZO: Gianni Chiodi del Pdl è da domenica scorsa il nuovo governatore dell’Abruzzo. Fra 3-4 giorni arriverà la proclamazione ufficiale e subito dopo la formazione della nuova giunta di centro-destra. La regione però è scossa da un altro terremoto, l’arresto del sindaco di Pescara, D’Alfonso accusato di avere intascato tangenti in cambio di favori amministrativi.

io:  Rit. “Tangentopoli non è mai cominciata davvero”.

8) CALABRIA: è di oggi la chiusura dell’inchiesta “Why Not”; tra i destinatari della notifica di conclusione delle indagini lo stesso presidente della regione, Agazio Loiero (e altri politici, magistrati e giudici collusi con la mafia).

io: “E’ come nella tradizione italiana: alla fine va tutto a tarallucci e vino!”

Adesso tutti quelli che hanno la coscienza sporca giocheranno a chi l’ha fatta meno grossa.

Stilata la “Graduatoria” si giustificheranno parlando di “sistema l’Italia” e ” responsabilità comuni da condividere” perchè “mica la legge può mandare in galera 1/2 paese!”

Pio XII e le Leggi Razziali

Posted in Intrattenimento, Notizie & Politica with tags , , , on 16 dicembre 2008 by lucber

SOTTOTITOLO : il  “PING PONG”  Storico

SOTTO-SOTTOTITOLO: ” […] l’ho detto prima io, quindi sei tu!”

Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati alla conferenza organizzata a Montecitorio nel 70/o anniversario delle leggi antiebraiche e razziste:

“L’ideologia fascista non spiega da sola l’infamia delle leggi razziali. C’é da chiedersi perché la società italiana si sia adeguata nel suo insieme alla legislazione antiebraica e perché, salvo talune luminose eccezioni, non siano state registrate manifestazioni particolari di resistenza. Nemmeno, mi duole dirlo, da parte della Chiesa cattolica […] Rievochiamo oggi  una pagina vergognosa della storia italiana. Quelle leggi hanno rappresentato uno dei momenti più bui nelle vicende de nostro popolo”.

(http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_844688495.html)

Risponde subito “Civiltà Cattolica” all’Ansa con padre Giovanni Sale, scrittore della Civiltà Cattolica e autore tra l’altro di due recenti articoli sulle leggi razziali che illustrano la posizione del Vaticano contro il manifesto della razza e le leggi razziali.

“Le dichiarazioni del presidente della Camera Gianfranco Fini sulla Chiesa e le leggi razziali sono “sconcertanti”, evidentemente Fini “non conosce una pagina di storia nazionale che vede contrapposti Mussolini e Pio XI” o forse sono frutto di una “svista, di un cercare un correo a delle responsabilità che il presidente Fini vuole in parte coprire che fanno parte della sua storia, anche se non di quella recente”.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_844710689.html

IL “MA ANCHE” DEL TREMONTI

Posted in Notizie & Politica on 5 dicembre 2008 by lucber

“Finchè c’è Chiesa c’è speranza” L.B.

DE: FINANZIAMENTI ALLE SCUOLE

http://www.libero.it http://www.ansa.it

2008-12-05 15:56

FINANZIARIA: GOVERNO, RIPRISTINIAMO FONDI SCUOLE PRIVATE

ROMA – In arrivo 120 milioni per la scuola, ma senza distinzioni al momento dei destinatari: sarà il ministero dell’Istruzione, di concerto con il dicastero degli Affari regionali e dell’Economia, a valutare successivamente, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge finanziaria, la quota da destinare agli istituti scolastici privati. E’ quanto stabiliscono due diversi emendamenti dei relatori al disegno di legge finanziaria e al bilancio approvati dalla commissione Bilancio del Senato.

Sono due gli emendamenti che intervengono sulla scuola e che sono stati approvati oggi dalla commissione Bilancio del Senato: uno è una modifica al disegno di legge Bilancio ed è una tabella, l’altro è una novità introdotta alla legge finanziaria e riguarda il decreto con il quale il governo potrà stabilire i criteri per la distribuzione alle regioni delle risorse finanziarie”.

In questo ultimo emendamento, a firma del relatore, si legge che “fermo restando le prerogative regionali in materia di istruzione scolastica, con decreto del ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il ministro degli Affari regionali e il ministro dell’Economia, sentita la Conferenza Stato-regioni, sono stabiliti entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge i criteri per la distribuzione alle regioni finanziarie occorrenti alla realizzazione delle misure”. Per quanto riguarda invece la tabella inserita nel ddl Bilancio, il testo provvede a un incremento di 120milioni per il 2009 per “interventi in materia di istruzione” coperto con un taglio corrispondente ai fondi del ministero dell’Economia.

Il tema del finanziamento alle scuole private e’ stato rilanciato dalla Cei, preoccupata per il destineo delle scuole pubbliche non statali. Dopo aver annunciato la mobilitazione delle federazioni delle scuole cattoliche, la Conferenza episcopale si e’ detta fiduciosa negli impegni presi dal governo in materia.

Il ripristino quasi totale dei fondi originariamente tagliati, che ammontava a 130 milioni, era stato anticipato dal sottosegretario all’Economia Vegas. ”C’e’ un emendamento del relatore che ripristina – dice Vegas – il livello originario, vale a dire 120 milioni di euro. Possono stare tranquilli, dormire su quattro cuscini”.

PAAP: AIUTO A GENITORI PER SCELTA SCUOLA DIRITTO INALIENABILE CITTA’ DEL VATICANO – Papa Benedetto XVI ha invocato “l’adozione di misure a favore dei genitori che li aiutino nel loro diritto inalienabile di educare i figli secondo le proprie convinzioni etiche e religiose, come pure la promozione della gioventù”. Di ciò , Benedetto XVI ha parlato al nuovo ambasciatore argentino presso la Santa Sede, Juan Pablo Cafiero, che ha presentato oggi le sue credenziali. Le parole del Papa, pur se non riferite difrettamente al dibattito in corso in Italia tra Cei e governo sugli aiuti alle scuole cattoliche, delineano tuttavia il punto di vista generale della Chiesa su tale problema.

Il Valzer continua

Posted in Notizie & Politica with tags , on 5 dicembre 2008 by lucber

2008-11-27 13:11 UDC: PIONATI LASCIA IL PARTITO E FONDA ‘ALLEANZA DI CENTRO’

ROMA –

Francesco Pionati, ex portavoce dell’Udc, lascia il partito e fonda, insieme ad altri amici dello Scudocrociato, un nuovo movimento politico, ‘Alleanza di Centro’.

Il movimento, che sarà presentato giovedì prossimo nel corso di una conferenza stampa, si propone, si legge in una nota, “come casa e riferimento dei moderati che, non condividendo l’attuale posizionamento dell’Udc, intendono collocarsi senza ambiguità all’interno del centrodestra, a sostegno di Berlusconi e del suo governo, e che guardano al Pdl come interlocutore naturale, alla ricerca delle forme di collaborazione più utili e opportune in vista delle elezioni amministrative della primavera 2009”.

Pionati, conclude la nota, aderisce per ora al gruppo misto della Camera.

Pio XII ed il Nazismo

Posted in Citazioni with tags , , on 5 dicembre 2008 by lucber

2008-10-18 14:37 Pio XII nell’ottobre ’43: tedeschi corretti con Vaticano

di Paolo Cucchiarelli

ROMA – C’è un nuovo tassello da inserire nel cangiante e spesso contraddittorio mosaico del rapporto tra Pio XII e gli ebrei nell’autunno del 1943, quando le Ss di Herbert Kappler arrestarono poco più di mille romani nel ghetto e nei quartieri della “città aperta” e li spedirono ad Auschwitz.

Si tratta di documenti che arrivano dagli archivi inglesi e americani, visto che quelli vaticani sono tuttora inaccessibili. Uno di questi illustra l’incontro avvenuto due giorni dopo la retata nel ghetto, il 18 ottobre ’43, tra il Papa e l’inviato straordinario della Gran Bretagna presso la Santa Sede: in quella occasione Pio XII tace sulla retata e il diplomatico gli chiede di interpretare con maggior determinazione il suo ruolo. In quel contesto Pacelli afferma che i tedeschi si sono comportati “correttamente” con il Vaticano.

In quelle ore il treno con gli ebrei romani sta per partire verso Auschwitz. Due mesi dopo la deportazione degli ebrei romani il Papa, il 13 dicembre del ’43, conversando con l’ambasciatore tedesco Ernest von Weiszaecker, che aveva cercato di opporsi alla deportazione, aveva illustrato la sua posizione sugli sviluppi della guerra. Il diplomatico aveva riassunto il tutto in un rapporto che è stato rintracciato durante alcune ricerche dagli studiosi Mario J. Cereghino e Giuseppe Casarrubea che le pubblicheranno in un prossimo volume.

“Il Papa si augura – afferma il rapporto fatto avere ai servizi americani da Fritz Kolpe, la più importante ‘talpa’ che gli Usa avevano all’ interno del ministero degli Esteri tedesco – che i nazisti mantengano le posizioni militari sul fronte russo e spera che la pace arrivi il prima possibile. In caso contrario, il comunismo sarà l’unico vincitore in grado di emergere dalla devastazione bellica. Egli sogna l’unione delle antiche Nazioni civilizzate dell’Occidente per isolare il bolscevismo ad Oriente. Così come fece Papa Innocenzo XI, che unificò il continente (l’Europa) contro i musulmani e liberò Budapest e Vienna”.

Proveniente dagli archivi inglesi è invece il resoconto dell’incontro del 18 ottobre del ’43 tra l’inviato straordinario inglese Sir D’Arcy Osborne e il Papa. Da due giorni gli ebrei romani sono stati prelevati dalle loro case; lo stesso giorno, alle 14, partiranno dalla stazione Tiburtina verso il campo di concentramento. Nulla il Papa dice di quanto è avvenuto in quelle ore. Pio XII parla della difficile situazione alimentare a Roma che potrebbe portare a tumulti e della sua volontà di non abbandonare la città a meno di non essere “rimosso con la forza”.

L’ambasciatore è colpito dall’atteggiamento del Papa che gli dice di non avere elementi per lamentarsi del generale Von Stahel, comandante della piazza militare di Roma, e degli uomini della polizia tedesca “che finora hanno rispettato la neutralità” della Santa Sede. “Io ho replicato – scrive il diplomatico nel rapporto indirizzato al ministro degli Esteri Eden – di aver capito che quando il Vaticano parlava di preservare ‘Roma citta’ apertà, si riferisse alle operazioni militari. A parte il fatto che la denominazione ‘Citta’ apertà è una farsa, l’Urbe è alla mercé dei tedeschi che sistematicamente la privano di tutti i rifornimenti e della manodopera, che arrestano ufficiali italiani, giovani e carabinieri e che applicano metodi spietati nella persecuzione degli ebrei. (…)”.

Il diplomatico cerca di far uscire Pio XII dal suo atteggiamento. “Io ho affermato che Egli dovrebbe fare tutto il possibile per salvaguardare lo Stato della Città del Vaticano e i suoi diritti alla neutralità. Egli ha replicato che in tal senso e fino a questo momento, i tedeschi si sono comportati correttamente”, aggiunge nuovamente il diplomatico. Una affermazione fatta mentre la città è ancora sotto choc per la retata arrivata dopo il ricatto dei 50, inutili, kg di oro chiesti agli ebrei per evitare la deportazione. “A mio parere – scrive ancora il rappresentante inglese – molta gente ritiene che Egli sottostimi la Sua autorità morale e il rispetto riluttante di cui Egli è oggetto da parte dei nazisti, dal momento che la popolazione tedesca è cattolica. Ho aggiunto di essere incline a condividere questa opinione e l’ho esortato a tenerlo bene in mente nel corso dei futuri avvenimenti, nel caso emergesse una situazione in cui fosse necessario applicare una linea forte”.

“Mettendo a raffronto i due documenti – commentano gli studiosi – risulta chiaro che Pacelli si sente a suo agio con l’ambasciatore tedesco. Con il rappresentante inglese assume un atteggiamento freddo, facendo leva su un giudizio del tutto formale tanto da suscitare la inusitata reazione del diplomatico”. I due studiosi, già autori di un volume sulla guerra al comunismo in Italia tra il ’43 e il ’46, “Tango connection”, sottolineano la difficoltà di raccogliere in Italia elementi documentali sulla questione ebrei-Vaticano: “Tuttavia migliaia di documenti sulla situazione della Santa Sede negli anni della seconda guerra mondiale sono da tempo disponibili negli Archivi di College Park negli Stati Uniti e di Kew Gardens in Gran Bretagna. Sono carte provenienti dai fondi dei servizi segreti angloamericani, del Dipartimento di Stato Usa e del Foreign Office britannico”, spiegano. “Il nostro archivio conserva rapporti dei Servizi Usa sulle pesanti ingerenze esercitate dalla Santa Sede e in particolare da Pio XII e da Montini, il futuro Paolo VI, nella formazione del primo governo De Gasperi”.

GIUSTIZIA ITALIANA

Posted in Notizie & Politica, Riflessioni with tags , , on 14 novembre 2008 by lucber

“G8: DIAZ, ASSOLTI I VERTICI DELLA POLIZIA

di Chiara Carenini (ANSA) 2008-11-14 11:14 http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_817005833.html

GENOVA – Undici ore di camera di consiglio per un sentenza che chiude, dopo quasi otto anni, quella che e’ stata definita una delle pagine piu’ nere della democrazia in Italia: i pestaggi alla scuola Diaz durante il G8 di Genova. Sono stati inflitti 35 anni e 7 mesi di reclusione totali, in gran parte condonati. Tredici condanne, sedici assoluzioni, tra le quali tutti i vertici della Polizia mandati a giudizio.

Scuola Diaz, era il 21 luglio 2001, a poche ore dalla morte del giovane Carlo Giuliani: le botte, gli insulti, le calunnie e gli atti falsi attraversarono quella notte e le stanze di quella scuola come una tempesta. In quelle aule, oltre 90 ragazzi pestati, insultati e calunniati. In molti erano in tribunale, stasera. Gli stessi che hanno ascoltato in silenzio il nome dei condannati (tutti i poliziotti del VII nucleo del Reparto Mobile di Roma che entrarono alla Diaz al comando di Vincenzo Canterini) e che hanno urlato ‘vergogna, vergogna’ quando hanno capito che il tribunale ha assolto i ‘vertici’, la ‘catena di comando’. Un processo complesso, condotto sul filo del codice che vuole la responsabilita’ penale strettamente personale, un processo sofferto per il ripetersi delle immagini dei pestaggi, del sangue, delle umiliazioni. E ancora, episodi dai contorni ambigui ricostruiti per dar loro concretezza – come quello delle molotov e delle coltellate al poliziotto -, (…). Molti sono presenti: Mark Covell, il giornalista inglese che fini’ in coma per i calci e i pugni alla testa, e Haidi Giuliani, la mamma di Carlo; ci sono le ragazze che si trovarono gli occhi tumefatti e Vittorio Agnoletto, europedutato di Rifondazione comunista, ex leader del Genoa Social Forum. 

La lettura del presidente Gabrio Barone e’ lenta, scandita, puntuale. Non scioglie pero’ l’ ansia e il nervosismo di un’aula che aspetta le condanne come un risarcimento morale e finanche politico. Un’aula che dimostrera’ alla fine di non sopportare la parola ‘assolto’. Piovono urla e fischi, dichiarazioni di fuoco, i carabinieri in servizio d’ordine attenti ma discreti, i pm che non commentano a caldo, le difese dei condannati che ripetono ‘appelliamo, appelliamo’. In fondo all’ aula, in silenzio, e’ sempre rimasto Alfredo Fabbrocini, dirigente della squadra mobile di Parma. Per lui, i pm prima chiesero al giudice l’ archiviazione, poi in tribunale l’ assoluzione. Una tesi che il tribunale ha accolto in pieno. Se n’e’ andato senza commentare.      (…) un altro legale, Marco Corini, difensore del capo dell’anticrimine Franco Gratteri, spiega meglio: ”Mi pare che il processo abbia dimostrato il fallimento del teorema che voleva una sorta di complotto di tutta la polizia. Ha dimostrato che ci possono essere dei violenti, che ci possono essere degli esaltati, ma che questi sono isolabili e le responsabilita’ sono personali e non si possono fare condanne per responsabilita’ istituzionali”.  

Che con la sentenza di Genova cada il teorema di un complotto ordito dai vertici della polizia e’ convinto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che pero’ rimanda altri commenti alla lettura della sentenza per quanto riguarda le condanne degli agenti: ”Non vorrei – dice – che la decisione fosse stata ingenerosa nei loro confronti”.

Il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini si dice ”lieto che la giustizia ordinaria riconosca una verita’ nota a tutti gli italiani e cioe’ che al vertice della polizia di stato ci sono stati e ci sono autentici galantuomini e servitori delle istituzioni”, mentre (…) Maurizio Gasparri, parla di ”ridimensionamento di una violenta campagna” contro la polizia.

Da Verdi, Rifondazione e no global si alza un coro amaro: per Haidi Giuliani ai giudici ”e’ mancata dignita’ e coraggio”, per Vittorio Agnoletto ”e’ stata sancita l’impunita’ delle forze dell’ordine” e quella di oggi ”e’ stata una giornata tra le piu’ tristi d’Italia”; Diliberto commenta ”pagano sempre i sottoposti, mai i capi”.

A sorpresa, Forza Nuova si schiera con loro e denuncia come ”vergognosa” la sentenza, come ”intoccabili i vertici della polizia e dei servizi in Italia”.

(ANSA) – http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_817009835.html)

 GENOVA – La mattina del 22 luglio del 2001 chi vide la scuola Diaz dopo l’irruzione notturna della polizia definì quei locali come torturati dal passaggio di un tornado, (…) Il bilancio complessivo fu di 66 feriti e 96 fermati. (…) A dimostrazione della necessità del blitz la polizia esibì subito dopo le molotov, le spranghe, i coltelli e le tute nere che, venne detto, erano state trovate nella scuola durante la perquisizione. L’intervento, fu spiegato, si rese necessario anche perché una volante che passava di fronte era stata colpita da un lancio di pietre.

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Tutti però dimenticano di citare gli atti del processo con cui si comprova la presenza di spranghe , moltov, divise nere, ecc. ma che furono portate dagli stessi agenti all’interno dell’edificio.

Su Carlo Giuliani personalmente ho impresse nella mente le immagini di quel brutto momento. Bruttissimo momento. Ritengo, però, che manifestare destreggiado in aria un estintore sia una forma “democratica” decisamente inusuale…in un contesto del genere, poi…E’, e resterà, sicuramente una brutta pagina della storia italiana.

Sulla sentenza dico solo che non mi stupisce. Prevedibile. Mezza Polizia, ivi presente (a Genova), meritava di essere arrestata, anche per i GAS LACRIMOGENI (che una commissione scentifica ha dimostrato essere anche cancerogeni) sparati sul corteo dei liberi cittadini (fra cui nonni genitori e bambini) (cosi come narratomi da un mio amico li presente) , mentre a 1 km i veri Black Block sfasciavano tutto, indisturbati.

Sulle responsabilità delle istituzioni condivido l’affermazione di Diliberto.

Su Forza Nuova credo che l’intervento è già intrinso di significati e riflessioni.

Infine rimando al mio post “DEMOCRAZIA MODERA (parte 2)” per le considerazioni in merito ad un modus operandi che ritengo essere ormai più che testato, anche con successo, si dagli anni ’60-’70.

(https://lucber.wordpress.com/2008/11/11/democrazia-moderna-parte-2/)

DEMOCRAZIA MODERNA (parte 2)

Posted in Notizie & Politica on 11 novembre 2008 by lucber

I CONSIGLI DI COSSIGA ALLA POLIZIA
“Prima una vittima, poi mano dura”

Fini frena: “Chi usa le cinte è solo una minoranza rumorosa”
Alemanno: “La Gelmini si è mossa male, senza partecipazione”

ROMA (Repubblica.it – 8 novembre 2008) – Aveva iniziato consigliando l’uso di infiltrati nei cortei ed evocando le maniere forti da parte delle forza dell’ordine. Oggi Francesco Cossiga torna a dispensare suggerimenti, non richiesti, al capo della polizia Antonio Manganelli. E sono di nuovo parole destinate ad alimentare polemiche. “Serve una vittima e poi si potranno usare le maniere forti”, dice. Considerazioni tutt’altro che condivise dal presidente della Camera, Gianfranco Fini: “Ci sono minoranze rumorose che poi ricorrono alle cinghie. Sono molto rumorose ma rimangono molto minoranze”. Intanto il suo collega di partito e sindaco di Roma, Gianni Alemanno, critica il ministro dell’Istruzione: “La Gelmini si è mossa male”.

Cossiga: “Per il consenso serve la paura”. Il ragionamento dell’ex presidente è affidato a una lettera aperta: “Un’efficace politica dell’ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso popolare, e il consenso si forma sulla paura, non verso le forze di polizia, ma verso i manifestanti”. Per Cossiga, che pensa alle tensioni che hanno segnato le manifestazioni degli studenti di questi giorni, è stato “un grave errore strategico” reagire con “cariche d’alleggerimento, usando anche gli sfollagente e ferendo qualche manifestante”.

La “tattica cossighiana”. In pratica si tratta di disporre “che al minimo cenno di violenze di questo tipo, le forze di polizia si ritirino”. A questo punto, continua Cossiga, “l’ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti: basterebbe una ferita lieve, ma meglio sarebbe se fosse grave, ma senza pericolo per la vita”.


“La gente deve odiare i manifestanti”. Una situazione che farebbe crescere fra la gente “la paura dei manifestanti e con la paura l’odio verso di essi e i loro mandanti o chi da qualche loft, o da qualche redazione, ad esempio quella de L’Unità, li sorregge”. Tra i danneggiamenti invocati, Cossiga si augura che possano accadere alla sede dell’arcivecovo di Milano o a qualche sede della Caritas o di Pax Christi.

I tempi dell’intervento. “Io aspetterei ancora un po’ – continua Cossiga – e solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di Bella ciao, devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell’ordine contro i manifestanti”.

La replica di Fini. Una visione apocalittica, quella di Cossiga, che però non trova proseliti. “Sono convinto che oggi ci sia un maggiore senso di appartenenza – osserva Gianfranco Fini – ed è bello vedere che nelle scuole, anche in questi giorni, giovani di destra e di sinistra si confrontano”.

Alemanno: “Gelmini si è mossa male”. Non entra nel merito della riforma, il sindaco di Roma, ma critica l’atteggiamento del ministro Gelmini che si sarebbe mossa “senza partecipazione”, lasciando “alla sinistra una funzione che non avrebbe potuto avere se avessimo avviato il confronto con i giusti interlocutori del mondo della scuola per tempo, e non in ritardo come abbiamo fatto”. Chiaro il riferimento al comportamento del ministro, sottolineato dalla precisazione del portavoce di Alemanno, Simone Turbolente, che smentisce “categoricamente” che il sindaco “abbia mai espresso giudizi negativi riguardo la riforma Gelmini, come riportato dalle agenzie di stampa. Le sue parole sono state evidentemente male interpretate”.

(Per approfondimenti: www.repubblica.it/2008/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-6/cossiga-consigli/cossiga-consigli.html)